Il modello didattico dell'Innovation Summer Camp


Il modello didattico dell’Innovation Summer Camp: un esempio di flipped classroom

 

L’INNOVATION SUMMER CAMP è un modulo del progetto di campus estivo del Liceo Pepe Calamo di Ostuni INNOVATION&EDUCATION SM@RT SCHOOL.

L’idea è nata dalla necessità di creare per gli studenti ambienti di apprendimento adeguati, ma anche alternativi all’aula.

Dalla SM@RT CITY alla SM@RT SCHOOL: questo è stato il punto di partenza della sperimentazione didattica del Liceo Pepe, che ha voluto portare le attività del progetto all’esterno (fuori dall’aula) per sperimentare in quale misura la visibilità del processo di insegnamento/apprendimento riuscisse a realizzare una sinergia sostenibile tra scuola e spazio urbano e come si potesse in questo modo attivare nell’alunno un effetto positivo con aumento della motivazione e superamento del disagio.

E’ evidente che proporre un Campus estivo agli studenti liceali, dopo la fine delle lezioni e in un ambiente alternativo alla scuola, ha imposto un ripensamento del processo di insegnamento/apprendimento. Durante il campus gli studenti non hanno “fatto lezione”, ma l’intervento educativo si è disegnato su una “didattica delle competenze”, per rispondere ai bisogni anche relazionali degli alunni, innovatori e protagonisti di un processo di apprendimento che li ha resi “una comunità” di apprendimento condiviso.

L’alunno è stato messo al centro del processo educativo a cominciare dalla fase di progettazione. Un gruppo di studenti (3) ha fatto parte dello staff di progetto e ha elaborato con i docenti finalità, obiettivi e attività del campus, proponendo sia la scelta di un luogo diverso dalla scuola (il Centro di Cultura “Donato Cirignola” nel centro storico di Ostuni) sia la scelta del periodo (dal 25 giugno al 10 luglio).

L’Innovation Summer Camp si è caratterizzato come un’esperienza scientifica, nella quale le attività sono state strettamente connesse al “luogo di apprendimento” costruito dagli studenti stessi, per rispondere alle diverse necessità e competenze degli alunni partecipanti e permettendo loro di dispiegare pienamente il proprio potenziale conoscendo, applicando e integrando la molteplicità dei linguaggi informatico e scientifico. Tutto questo in linea con gli obiettivi di Europa 2020 e seguendo le direttrici tracciate dall’Agenda Digitale (innovazione nei processi educativi attraverso ICT).

Il percorso di Preparazione di learning area, Pianificazione di project area, Allestimento di laboratory area e Progettazione di un workshop è stato costruito intorno a 4 nuove discipline, assenti nel curricolo scolastico:

ICT

ROBOTICS

SMART ARCHITECTURE

COM&MEDIA (la comunicazione in lingua inglese come veicolo delle esperienze)

Nella nuova “classe” gli studenti hanno lavorato secondo il metodo del problem solving cooperativo e seguiti da un docente coach con il quale potersi confrontare a distanza (nelle chat, per esempio) anche oltre lo schema orario del campus. I ragazzi hanno potuto svolgere il ruolo di prosumer attivi di un patrimonio culturale nuovo (Arduino, i makers, la robotica, l’architettura intelligente), mentre i docenti hanno sostenuto il processo di apprendimento, svestendo i panni di esperti disciplinari e guidando e supportando un percorso che ha valorizzato lo stile di apprendimento dei “nativi digitali”.