Aula LEIS


L’aula LEIS è l’ambiente di apprendimento ideale per praticare una nuova filosofia dell’educazione: abituare i ragazzi a pensare con un robot è un obiettivo strategico. La robotica non rappresenta soltanto un ponte tra saperi come matematica, fisica, informatica, scienze, ma è anche un generatore di innovazione capace di  coinvolgere la filosofia, la letteratura, il disegno e la storia dell'arte. Dietro un robot non c’è solo tecnologia, ma anche "pensiero": di chi lo immagina, di chi lo progetta, di chi lo costruisce, di chi lo programma.

E’ necessario ripensare strumenti, metodologie e ambienti che consentano allo studente di acquisire competenze disciplinari e trasversali e maturare quelle SKILLS FOR LIFE che sono ormai irrinunciabili. Le parole chiave di una didattica aumentata dalle tecnologie sono apprendimento attivo, collaborazione tra pari, personalizzazione degli apprendimenti e learning by doing. Lo studente deve essere considerato come parte attiva, prosumer, di un percorso non più unidirezionale, ma basato sulla partecipazione vissuta. Tale didattica non può prescindere da nuove metodologie in cui il docente diventa coach, tutor di un processo di apprendimento basato su attività “hands on and minds on”, mutuate dai modelli “teaching/learning” attivi in uso nei paesi anglosassoni. In questo modo, lo studente potrà diventare un soggetto competente perché sarà stato allenato a interpretare la realtà, progettare le strategie per la soluzione di un problema, prendere decisioni coerenti con obiettivi e strategie, portare a termine il processo. Non dobbiamo, quindi, pensare alle nuove tecnologie come a degli strumenti "neutri", che si possono affiancare agli altri per continuare a perseguire gli stessi obiettivi, bensì ad una nuova didattica che, basandosi sull’uso delle nuove tecnologie, possa mettere in crisi la tradizionale metodologia e dispiegare le proprie potenzialità.

Metodologia

  • Cooperative Learning: costituisce una specifica metodologia di insegnamento attraverso la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso. L’insegnante assume un ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività, strutturando “ambienti di apprendimento” in cui gli studenti, favoriti da un clima relazionale positivo, trasformano ogni attività di apprendimento in un processo di “problem solving di gruppo”, conseguendo obiettivi la cui realizzazione richiede il contributo personale di tutti. Tali obiettivi possono essere conseguiti se all’interno dei piccoli gruppi di apprendimento gli studenti  sviluppano determinate abilità e competenze sociali, intese come un insieme di “abilità interpersonali e di piccolo gruppo indispensabili per sviluppare e mantenere un livello di cooperazione qualitativamente alto”
  • L'apprendimento basato sui problemi: è un approccio pedagogico centrato sullo studente che utilizza l'analisi di un dato problema quale scenario di partenza per l'acquisizione di nuove conoscenze. In particolare, i discenti vengono incoraggiati attivamente al ragionamento e alla risoluzione del problema ricavando e attingendo in modo autonomo a tutte le fonti informative necessarie a tale scopo. Tipicamente gli studenti vengono suddivisi in gruppi, incentivando un processo di probelm solving. Il ruolo dell'insegnante è quello del "facilitatore", ovvero rappresenta colui che guida e controlla i progressi del gruppo durante le varie fasi dell'apprendimento. Una volta giunti alla risoluzione del problema segue solitamente una discussione comune che coinvolge tutti i singoli gruppi di studio, riassumendo i progressi e i nuovi concetti acquisiti complessivamente durante la risoluzione dei problemi.